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Disoccupazione giovanile. Va sempre peggio

jobI dati rilevati dall’Istat per lo scorso novembre, confermano ciò che già molti temevano: la disoccupazione giovanile ha incontrato un nuovo record. Il tasso, tra i giovani dai 15 ai 24 anni è pari al 37,1%, ai massimi dal 1992. Si stima che le persone in cerca di lavoro, e quindi disoccupate, arrivano a 641 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione della stessa fascia d’età. Gli altri non compresi in questa stima sono i cosidetti Neet, ovvero i giovani che ancora studiano e non sono in cerca di lavoro, vengono considerati inattivi.

Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha così commentato la statistica ai microfoni di Radio Capital: «Ci sono forze e tendenze di lungo periodo e noi paghiamo errori di lungo periodo. C’é molto nella riforma del lavoro che tende a contrastare la precarietà, soprattutto per giovani e donne, ma si deve dire che il lavoro non si fa a comando ma ricostituendo l’economia e migliorando la formazione».

 

January 9, 2013 Posted by | News | , , , , , | Leave a comment

La crisi continua nel 2013

L’anno nuovo è appena iniziato e si apre con una cattiva notizia. Gli italiani lo sanno già, ma ora è più che ufficiale, la crisi non è finita, anzi. Da quanto si capisce dalla ricerca di Coldiretti, per il 48% delle famiglie italiane il 2013 sarà un anno molto duro. 2013Dall’indagine si scopre come già il 51% degli italiani fa fatica ad arrivare a fine mese e cerca in ogni modo di rinunciare a qualcosa. Calano gli acquisti, in molti rinunciano ai viaggi e alle cene fuori, allo shopping ed ai regali tecnologici, calano anche le visite ai bar e le uscite in discoteca, privilegiando, dove si può, gli acquisti per i figli.

Sergio Marini, presidente della Coldiretti, lancia un appello al nuovo governo con queste parole: «È necessario rompere questa spirale negativa aumentando il reddito disponibile soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione. E sempre più urgente la necessità di sostenere la ripresa dei consumi per rilanciare l’economia».

Il calo negli acquisti si è già registrato nel primo weekend di shopping. Nonostante i promettenti cartelloni dei Saldi appesi alle vetrine, la gente ha preferito comprare l’indispensabile. Si registra, infatti, che il 53% degli italiani ha rinunciato all’acquisto di abbigliamento ed accessori, e il 17% ha confessato che ridurrà la spesa di prodotti alimentari.

Codacons afferma: «Con lo scoppio della crisi il governo si è preoccupato solo di salvare le banche e di azzerare il deficit, seguendo pedissequamente i dettami europei, ma non di aiutare le famiglie in difficoltà, salvaguardando la capacità di spesa. Ora è tempo di invertire la rotta per non arrivare ad un aggravamento delle condizioni economiche delle famiglie».

 

January 7, 2013 Posted by | News | , , , , , | Leave a comment